Comitato Consultivo Sindacale OCSE Parigi

La UIL Scuola, nel corso della riunione di Parigi, ha sollecitato l’OCSE a coinvolgere i sindacati e a non fermarsi ai rappresentanti del Ministero

Si è svolto a Parigi l’incontro semestrale del Comitato Consultivo sindacale presso l’Ocse per discutere l’evoluzione e le eventuali criticità dei programmi di ricerca sui sistemi di istruzione, condotti da tale organizzazione allo scopo di fornire indicazioni ai Paesi membri sulle strategie politiche da adottare. Per la UILScuola ha partecipato Rossella Benedetti e, per la UIL, Milena Micheletti.

Le ricerche oggetto dell’incontro sono il Programma Internazionale per la valutazione delle competenze degli Adulti (PIAAC), l’Indagine internazionale sull’insegnamento e l’apprendimento (TALIS) e il suo rapporto con l’indagine PISA, lo sviluppo di quest’ultima e, infine, la Rassegna dei quadri di riferimento di valutazione per il miglioramento dei risultati delle scuole. Inoltre, si è parlato anche della valutazione degli apprendimenti nei corsi universitari (AHELO) e di ambienti di apprendimento innovativi. L’efficacia dei sistemi educativi è da tempo l’oggetto principale dell’attività dell’OCSE nel settore dell’educazione e i risultati dei suoi studi rappresentano un banco di prova per i governi dei 33 Paesi membri. Mai come ora è necessario affrontare con grande serietà tutto ciò che riguarda l’istruzione, la ricerca e l’innovazione e per questo motivo le organizzazioni sindacali debbono vegliare a che gli studi del settore non diventino motivo di ulteriori tagli, bensì stimolo per gli investimenti per lo sviluppo e la crescita. L’OCSE ha annunciato di voler allineare i due programmi di valutazione PISA e TALIS, facendo lavorare congiuntamente gli esperti: la proposta è stata recepita favorevolmente da quasi tutte le organizzazioni sindacali, purché ciò non implichi uno snaturamento di TALIS, che porta la sua attenzione più sulle condizioni di lavoro dei docenti che sui risultati degli apprendimenti. Non bisogna perdere di vista l’obiettivo finale che è quello  di far funzionare meglio il sistema per tutti gli interessati. È stato presentato anche il programma PISA per i Paesi in via di sviluppo, sul quale, però, molti hanno espresso forti perplessità. Per quanto riguarda, poi, la Rassegna dei quadri di riferimento per la valutazione finalizzata al miglioramento dei risultati delle scuole, l’informazione e i chiarimenti forniti dall’esperto dell’OCSE hanno suscitato forti reazioni nella maggior parte dei sindacalisti presenti:  si continua, infatti, in modo pervicace ad ignorare la politica di tagli condotta da quasi tutti i Paesi, in conseguenza della quale parlare di sistemi efficienti ed efficaci è quasi impossibile. Non solo, le strategie suggerite per diffondere la cultura della valutazione possono essere realizzate solo impegnando risorse per la formazione e dopo aver condiviso contenuti, strumenti e finalità. Invece, i risultati delle inchieste dell’OCSE sono stati spesso strumentalmente utilizzati contro gli insegnanti. Il funzionario OCSE, su sollecitazione della UIL Scuola a questo proposito, si è detto comunque disponibile ad accogliere suggerimenti e ha annunciato che il prossimo Paese oggetto di visita sarà proprio l’Italia agli inizi del 2013, per mettere a punto il rapporto sulla situazione del nostro sistema scolastico. Naturalmente, però, il confronto avverrà solo con i rappresentanti del Ministero. Questo dimostra tanto più la necessità che le parti sociali continuino il proprio lavoro di analisi critica di tali iniziative.