SEGRETERIA NAZIONALE UIL

C O M U N I C A T O

Le parti sociali hanno tentato, per mesi, di elaborare una proposta che rappresentasse, sul serio, una concreta svolta della politica economica e sociale necessaria alla crescita del Paese senza, purtroppo, riuscire a sciogliere i nodi e a superare i contrasti emersi.
Ora, pena la perdita della credibilità, bisogna tracciare le linee principali della svolta che, concretamente, si vuole e si deve realizzare. Noi avevamo provato ad indicarle nel testo, ma non sono state accolte.
Le parti sociali, che rappresentano il paese reale, non possono chiedere ad altri di fare scelte di cui esse non riescono a definire i contenuti. Peraltro, dopo il fallimento di quei tavoli, non è condivisibile che, oggi, si riproponga un testo senza una, seppur rapida e informale, discussione collegiale.
Noi siamo aperti, come sempre, al dialogo e forte è il nostro senso di responsabilità.
Le parti sociali devono assumersi l’impegno di sostenere, con tutte le opportune iniziative, una proposta e, al contempo, devono contrastare tutte quelle forze politiche e sociali che, in Italia, continuano ad assumere atteggiamenti ostili ad ogni investimento e ad ogni politica di crescita, all’effettiva riduzione dei costi della politica a alla riforma fiscale. In ciò si realizza, nei fatti e non a parole, l’efficace discontinuità sostanziale per assicurare la sostenibilità del nostro debito e la creazione di nuova occupazione.
Su queste basi, la Uil ritiene che il contributo che tutte le parti sociali hanno il dovere di offrire al Paese, potrà essere un contribuito davvero costruttivo ed efficace.

Roma, 28 luglio 2011