SCATTI DI ANZIANITA’ / Oggi pomeriggio incontro sindacati–ministero per tentativo di conciliazione

Non si può cancellare per decreto il contratto di lavoro, aumentare gli obblighi di servizio, ridurre la retribuzione.

Dell’aumento di orario di lavoro degli insegnanti, non ne sappiamo nulla. Né il ministro, né nessuno del ministero ha chiarito la questione. Quindi penso che sia una questione che non esiste – sottolinea Massimo Di Menna.
Voglio credere  – puntualizza il segretario generale della Uil Scuola – che non siamo in presenza di un ‘impazzimento’. Perché pensare  che con un decreto legge si possa:
– cancellare il contratto di lavoro che regola orario di lavoro e retribuzioni
– aumentare gli obblighi di servizio
– ridurre la retribuzione
e su questo avere il voto favorevole delle forze parlamentari, credo sarebbe, appunto, un ‘impazzimento’.
Sulla questione del pagamento degli scatti di anzianità oggi pomeriggio è previsto un incontro al ministero,  che fa seguito alla proclamazione dello stato di agitazione dei sindacati scuola per un tentativo di conciliazione.
Vedremo cosa ci dirà il ministero  – aggiunge Di Menna – rispetto ai quattro mesi di ritardo dall’impegno  preso dal ministro Profumo di inviare l’atto di indirizzo all’Aran.
 Se la risposta non sarà positiva, ci incontreremo con gli altri sindacati per decidere lo sciopero.
Rispetto ai contenuti del decreto approvato ieri dal Consiglio dei ministri – rileva Di Menna –  se dovesse contenere l’aumento dell’orario obbligatorio di servizio per gli insegnanti, questa  non sarebbe questione da risolvere con uno sciopero ma avrebbe effetti, per l’intero anno scolastico, tutti negativi, sul funzionamento delle scuole e sulla qualità della didattica, considerando la importante e delicata questione degli insegnanti nel nostro paese.